Laureata in Neuroscienze presso l’Universitá degli Studi di Trento. Specializzata presso la scuola di Associazione di Psicologia Cognitiva (APC) di Verona.
Esperta in deficit cognitivi conseguenti a patologie neurodegenenerative o neuro
Esperta in disturbi d’ansia, depressione e rielaborazione dei traumi.
È possibile effettuare colloqui psicologici online, un'opzione flessibile e riservata a chi preferisce il supporto a distanza.
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Il primo incontro con il paziente è fondamentale per creare un rapporto di fiducia e comprensione. In questa fase si raccoglie la sua storia personale e clinica, valutando anche il suo grado di motivazione e collaborazione. Si osservano la consapevolezza del disturbo, la capacità di comunicare e lo stato emotivo del paziente, poiché eventuali alterazioni dell'umore possono influire sui problemi cognitivi o sulla qualità di vita.
Il colloquio con i familiari è importante per avere una visione più ampia del disturbo presentato dalla persona per la quale si rivolgono che in quel momento non riesce ad esprimersi in modo accurato e oggettivo (es. figlio minorenne con problematica psicologica, genitore con malattia neurodegenerativa). Inoltre, durante il colloquio, si aiutano i familiari a comprendere meglio il disturbo presentato e le sue conseguenze. Viene spiegata la patologia o la sintomatologia in atto, vengono discusse le possibili evoluzioni dei problemi cognitivi e/o dell’umore e viene proposto il percorso terapeutico più adatto. Coinvolgere i familiari li rende più consapevoli e li aiuta a capire le emozioni e i comportamenti della persona per la quale si rivolgono che spesso possono risultare confusi o difficili da interpretare e gestire.
La valutazione neuropsicologica fornisce un quadro completo delle capacità cognitive del paziente, in particolare se presenta invecchiamento fisiologico o una malattia neurodegenerativa, andando ad identificare le funzioni compromesse e quelle preservate. Questo esame integra la diagnosi medica, combinando test quantitativi e osservazioni dirette. È uno strumento essenziale per pianificare un intervento psicologico e/o cognitivo mirato.
La riabilitazione cognitiva è un percorso che aiuta a recuperare, anche solo in parte, le funzioni cognitive compromesse. A seconda del tipo di patologia e dei deficit rilevati, come problemi di memoria, attenzione, linguaggio o capacità di pianificazione, vengono svolti esercizi mirati. Questi permettono al paziente di acquisire consapevolezza delle proprie difficoltà e di applicare strategie per affrontare meglio le attività quotidiane, mantenendo il più possibile la propria autonomia.
La stimolazione cognitiva è pensata per persone con malattie neurodegenerative, come la Malattia di Alzheimer, e ha l'obiettivo di migliorare il benessere generale del paziente. Si potenziano le capacità ancora integre, cercando di rallentare il decorso della malattia. Le attività proposte devono rafforzare l'autostima del paziente, contribuire a mantenere una buona immagine di sé e mantenere una buona routine delle azioni della vita quotidiana
Il supporto psicologico è un intervento che, attraverso una relazione di ascolto e comprensione, aiuta la persona a sviluppare le proprie risorse interiori e migliorare la conoscenza di sé. Questo percorso è generalmente breve e ha obiettivi precisi, concentrati sul miglioramento del benessere. I temi trattati possono riguardare la sfera affettiva, sociale o lavorativa, rispettando sempre i valori e le decisioni della persona.
L’assertività è la capacità di esprimere chiaramente le proprie emozioni e opinioni, senza sopraffare né essere sopraffatti. Il percorso per migliorare l'assertività aiuta a comunicare in modo efficace, in modo adeguato alla situazione e al contesto. Si stabiliscono regole fondamentali come: guardare l’interlocutore, parlare con chiarezza e calma, ascoltare gli altri senza interrompere e rispettare il turno di parola.
La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale si propone di analizzare gli schemi e i pensieri disfunzionali che causano emozioni difficili da gestire e comportamenti disadattivi. Risulta particolare indicata per Disturbi d’Ansia, Disturbo da Attacco di Panico, Disturbo Post Traumatico da Stress, Disturbi dell’Umore (Depressione, Disturbo Bipolare), Disturbo Ossessivo Compulsivo. Qualora venga ritenuto necessario ci si può avvalere di trattamenti EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) in particolare per la rielaborazione di traumi o lutti e DBT (Dialectical and Behavioural Therapy) in particolare per disturbi di personalità borderline.